giovedì 15 ottobre 2009

Biciè perchè non diventi pure presidente della Saitana?

Vincenzo De Luca lancia la corsa alla Regione

“Alle regionali? Di certo non farò lo spettatore né il turista svedese. Sarò un protagonista”. Vincenzo De Luca, ieri a Napoli per un convegno sui fondi europei, rilancia la sua possibile candidatura a governatore della Campania confermando che una sua eventuale discesa in campo sarà con uno schieramento civico. Lo conferma la battuta al veleno sulle primarie: “Le Primarie? Le fanno gli analfabeti”.

Dietro c’ è una strategia: prendere il simbolo del «Progressisti», e farne 5 liste civiche, una per provincia, aggirando così le primarie di dicembre facendo trovare così il Pd davanti al fatto compiuto.

La visione è apocalittica: “Stiamo per mollare, tutti. Stiamo abbandonando la dimensione civile di questa regione. Siamo sull’orlo del baratro: “Quale centrosinistra e centrodestra? Tutte palle! La vicenda politica è un mercato. Una volta accusavamo il partito dei notabili, sono rimasti solo i notabili. Una palude di interessi. La soluzione è limpida: chi non è in grado di amministrare bene, vada al diavolo. Sia gettato in mare. Amico di partito o non amico. Nella buona amministrazione non esistono schieramenti o amici. Esistono due tipologie: i capaci e i somari”.

De Luca infiamma la platea quando snocciola il suo programma (Ambiente, fondi europei e sanita): “Serve una rivolta civile, ci vuole coraggio non ci si può arrendere. Mezza regione è stata conquistata dai delinquenti – scandisce De Luca a proposito della prima emergenza da affrontare, la salvaguardia della legalità”

Poi l’affondo alla politica: “Siamo di fronte ad un centrosinistra squinternato che deve ammettere le proprie responsabilità dopo sedici anni di governo. Dall’altra parte, invece, esiste un centro destra in cui c’è gente che è in guerra con la grammatica e la sintassi”.

Per De Luca bisogna “burocratizzare le spese e rendere oggettivo il criterio di premialità per le amministrazioni locali” in modo da “mandare al diavolo gli incapaci, anche se sono amministratori amici o compagni di partito”.

De Luca infiamma la platea sul reddito di cittadinanza: “Bruciare 150 milioni di euro l’anno con il Reddito di Cittadinanza è assurdo. Bisogna creare una rete di asili ndo all’altezza della Toscana e dell’Emilia anche perché nessuno deve prendere un euro senza lavorare”.

L’ultimo affondo è ai disoccupati che paralizzano Napoli: “Propongo una indagine patrimoniale per scoprire i parassiti”
14/10/2009 8.32.57

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