giovedì 29 ottobre 2009
Lodi Lodi Lodi
Irmela, una vita contro i graffiti nazi
Gira da 23 anni per le strade di Berlino cancellando scritte e manifesti omofobi, razzisti o anti-semiti
Irmela Mensah-SchrammBERLINO - La battaglia di nonna Irmela contro tutte le discriminazioni e le violenze si gioca, da 23 anni, per le strade di Berlino. Con la costanza e la cura che solo una nonna può avere, ogni giorno va a caccia di scritte, graffiti e manifesti neo-nazisti, omofobi, razzisti o anti-semiti. Dalla sua sportina bianca con la scritta oramai sbiadita «Combatti i nazi», tira cuori un coltellino, una pezzuola e uno smacchiatore e li rimuove con pazienza. Dal 1986 a oggi ha collezionato oltre 80mila adesivi con svastiche, slogan razzisti e anti-semiti.
RICONOSCIMENTI - A 64 anni non è stanca di andare in giro sola per i quartieri della capitale riunificata. In 20 anni ha ottenuto cinque riconoscimenti per la sua azione in favore dei diritti civili, tra cui un’onorificenza del governo, la medaglia federale al merito, nel 1994. Le svastiche e i simboli nazisti sono banditi in Germania, sono immagini ufficialmente considerate incostituzionali. Eppure l’intelligence tedesca solo nel 2008 ha contato oltre 17mila graffiti firmati dagli estremisti di destra.
«NIGGERS GO HOME» - Braccio "armato" di questa lotta anti-nazi è Irmela Mensah-Schramm, nata a Stuttgart nel 1945 e poi trasferitasi a Berlino. Lei agisce in solitaria, in un’azione pacifica e senza fine: ispeziona muri, pali e vetrine. A cominciare da quando nel 1986 uscì da casa e lesse sul muro di casa «Libertà per Rudolf Hess», un nazista condannato per crimini di guerra. Decise in quel momento che non si sarebbe più girata dall’altra parte, ma avrebbe fatto come a casa sua, avrebbe tolto la sporcizia in ogni angolo. Ultimamente sono le scritte omofobe e quelle dell’Npd, il partito nazional democratico tedesco, a preoccuparla di più. Frasi come «Buon ritorno a casa» o «Niggers go home».
UN'OSSESSIONE - Negli anni, Arne Orgassa, della rivista Der Spiegel, l’attività di Irmela è diventata un’ossessione. Si è specializzata nei sottopassaggi pedonali, nelle metropolitane e nei quartieri suburbani: «Ci penso costantemente - ammette -, devo farlo sempre, non posso pulire solo sporadicamente. In un giorno riesco a trovarne anche cento». Spende 300 euro al mese in materiale solvente, scalpelli e pezzuole. La sua mostra itinerante, «Distruggi l’odio», mostra le foto degli slogan nazisti rimossi dal 1990. E per i giovani nonna Irmela organizza workshop sulla lotta al razzismo, così dà una ripulita anche alle nuove generazioni.
Ketty Areddia (corriere.it)
giovedì 22 ottobre 2009
Il Sataniello politico
mercoledì 21 ottobre 2009
Economia - Posto Fisso
"Noi siamo per la stabilità di imprese e posti di lavoro che peraltro non si fa per legge"
Berlusconi: "Posto fisso un valore"
Ma Marcegaglia contesta Tremonti
Epifani, Cgil: "Il governo convochi subito i sindacati. Non perdiamo altro tempo"
ROMA - "La cultura del posto fisso è un ritorno al passato non possibile che negli anni scorsi ha creato problemi". E' quanto ha dichiarato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, a margine di un convegno, commentando le dichiarazioni di ieri del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti che ha elogiato il posto fisso, al punto da individuarlo come "la base della stabilità sociale". Ma Berlusconi difende il suo ministro: "Per noi il posto fisso è un valore e non un disvalore". Il titolare dell'Economia sorpreso dal clamore suscitato dalle sue parole: "Non è che se uno dice sì al posto fisso dice sì ai fannulloni". Apertura anche dal sindacato: "Se il governo è davvero interessato al superamento della precarietà, apra un tavolo di confronto", ha detto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani: "E' necessario affrontare questi temi senza perdere altro tempo. Il governo convochi subito i sindacati e passi dalle parole ai fatti" (Repubblica)
martedì 20 ottobre 2009
venerdì 16 ottobre 2009
Le 10 scuse
Ma ecco le scuse più gettonate per dire di no al sesso, in ordine di frequenza:
- sono stanco/a;
- non ne ho voglia;
- ho mal di testa;
- devo alzarmi presto domani;
- sono preoccupato/a per questioni di lavoro;
- mi innervosisci;
- ho sentito il bambino agitarsi;
- dovresti farti una doccia;
- ho mal di schiena;
- non ci conosciamo abbastanza.
- Devo studiare
- Ho il ciclo
- Non ho mangiato abbastanza
- Ho mal di testa/ho la cacca spray
- Ho appena avuto una brutta influenza
- Catia e Pia non vanno quindi perchè devo andarci io?
- E' una palestra femminile
- Non ho le scarpe adatte
- E' lontana e ho la macchina a secco
- Quella palestra è un portale dimensionale e l'ultima volta sono stata rapita e struprata dagli alieni
giovedì 15 ottobre 2009
Biciè perchè non diventi pure presidente della Saitana?
Vincenzo De Luca lancia la corsa alla Regione | |
“Alle regionali? Di certo non farò lo spettatore né il turista svedese. Sarò un protagonista”. Vincenzo De Luca, ieri a Napoli per un convegno sui fondi europei, rilancia la sua possibile candidatura a governatore della Campania confermando che una sua eventuale discesa in campo sarà con uno schieramento civico. Lo conferma la battuta al veleno sulle primarie: “Le Primarie? Le fanno gli analfabeti”. Dietro c’ è una strategia: prendere il simbolo del «Progressisti», e farne 5 liste civiche, una per provincia, aggirando così le primarie di dicembre facendo trovare così il Pd davanti al fatto compiuto. La visione è apocalittica: “Stiamo per mollare, tutti. Stiamo abbandonando la dimensione civile di questa regione. Siamo sull’orlo del baratro: “Quale centrosinistra e centrodestra? Tutte palle! La vicenda politica è un mercato. Una volta accusavamo il partito dei notabili, sono rimasti solo i notabili. Una palude di interessi. La soluzione è limpida: chi non è in grado di amministrare bene, vada al diavolo. Sia gettato in mare. Amico di partito o non amico. Nella buona amministrazione non esistono schieramenti o amici. Esistono due tipologie: i capaci e i somari”. De Luca infiamma la platea quando snocciola il suo programma (Ambiente, fondi europei e sanita): “Serve una rivolta civile, ci vuole coraggio non ci si può arrendere. Mezza regione è stata conquistata dai delinquenti – scandisce De Luca a proposito della prima emergenza da affrontare, la salvaguardia della legalità” Poi l’affondo alla politica: “Siamo di fronte ad un centrosinistra squinternato che deve ammettere le proprie responsabilità dopo sedici anni di governo. Dall’altra parte, invece, esiste un centro destra in cui c’è gente che è in guerra con la grammatica e la sintassi”. Per De Luca bisogna “burocratizzare le spese e rendere oggettivo il criterio di premialità per le amministrazioni locali” in modo da “mandare al diavolo gli incapaci, anche se sono amministratori amici o compagni di partito”. De Luca infiamma la platea sul reddito di cittadinanza: “Bruciare 150 milioni di euro l’anno con il Reddito di Cittadinanza è assurdo. Bisogna creare una rete di asili ndo all’altezza della Toscana e dell’Emilia anche perché nessuno deve prendere un euro senza lavorare”. L’ultimo affondo è ai disoccupati che paralizzano Napoli: “Propongo una indagine patrimoniale per scoprire i parassiti” |
martedì 13 ottobre 2009
W l'amore
mi sa che mi sono fidanzata cicci
però ancora non lo so con certezza
suinobacillus v2.0 scrive:
HAHAAHAH
Bia scrive:
hahahahahahahahah
suinobacillus v2.0 scrive:
e chi è stu fess