mercoledì 2 aprile 2008

I sogni son desideri

Ancora una volta il salto nel blu.
Questa volta non era un Cesna ma un Concorde (un aereo, non una nave ristorante) e non ero sola ma con tutta la famiglia.
Sostanziale differenza è che nel momento topico un cui si spezzava in due la parte anteriore continuava il viaggio e io sola in coda precipitavo con tutti i bagagli.
Che abbia dei seri problemi mentali è cosa nota, più manifesta della campagna elettorale del Berluscone, ma non riesco a dare giustificazione all'impertinente ricorrenza dei sogni di morte.
Si è vero, guardo un pò troppo focscrime, ho fatto studi ingegneristici e non mi piace il cioccolato ma ciò non giustifica il fatto che quasi ogni mattina quando mi sveglio per fare la pipì non guardo il cielo e dico "che bella giornata" ma sento lo stimolo, mi tocco la pancia e sospiro "sono ancora viva".
Tutto ciò si riflette sulle successive 20 ore in maniera totalmente distruttiva.
Non sopporto niente e nessuno, non ho voglia di parlare, di prendere caffè e di rispondere al telefono, odio l'aria che respiro, preferisco stare in macchina con il mio amico climatizzatore invece che fare una passeggiata sigarettosa intorno al Colosseo.
La mia immagine nello specchio riflette molto più di me. E per questo odio anche lei.
Sono bravissima a nasconderlo o forse più semplicemente lascio sempre questo mostro a casa per evitare che si presenti a qualcuno, è mio , solo mio e non ho alcuna intenzione di dividerlo con nessuno.
E ora basta avete rotto il cazzo, portatemi un vodkaredbull

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